Pubblicato nel 1956, questo breve saggio di Mircea Eliade costituisce uno dei momenti più rappresentativi della sua opera e il riflesso di un'esperienza che lo toccò da vicino. La sua finalità è la descrizione e l'analisi, spesso autobiografica, dell'unione sessuale come rituale mediante cui l'uomo trascende a entità divina, come previsto dalla tradizione indù.
Le sue osservazioni acquistano un interesse ancora maggiore per chi conosce la vicenda umana di Eliade, la sua intemperanza sessuale (raccontata nei minimi dettagli nei diari) e il ruolo centrale del sesso suggerito nella sua visione storica delle religioni.
Nella tradizione tantrica la "beatitudine suprema" non deve mai raggiungersi attraverso l'emissione seminale. Solo questa forma di "controllo" dei propri sensi è in grado di permettere l'ingresso nella dimensione assoluta dell'erotismo.
Le sue osservazioni acquistano un interesse ancora maggiore per chi conosce la vicenda umana di Eliade, la sua intemperanza sessuale (raccontata nei minimi dettagli nei diari) e il ruolo centrale del sesso suggerito nella sua visione storica delle religioni.
Nella tradizione tantrica la "beatitudine suprema" non deve mai raggiungersi attraverso l'emissione seminale. Solo questa forma di "controllo" dei propri sensi è in grado di permettere l'ingresso nella dimensione assoluta dell'erotismo.
AUTORE
Mircea Eliade (Bucarest 1907-Chicago 1986) formatosi come filosofo e storico delle religioni all’Università di Bucarest, insegnò Storia delle religioni all’Ecole des Hautes Etudes di Parigi e all’Università di Chicago. È considerato uno dei maggiori specialisti dello sciamanesimo, dello Yoga e dei rapporti tra magia e alchimia. Tra le sue opere ricordiamo Lo sciamanesimo e le tecniche dell’estasi, Alchimia asiatica, Arti del metallo e alchimisti, Il sacro e il profano, Trattato di storia delle religioni.
- DELLO STESSO AUTORE DI "Erotismo Mistico Indiano"
- Lo Sciamanismo
- Lo Yoga
- Miti, Sogni, Misteri
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